Chi è il Santo al quale è dedicata la nuova Missione di Don Silvano

SAN KIZITO
La storia di San Kizito, unita a quella di San Carlo Lwanga e dei Martiri Ugandesi, testimonia come l’incontro con un’esperienza assoluta e piena di Verità rende liberi gli uomini, anche a 14 anni. Kizito nasce in Buganda tra il 1871 e 1873, giovinetto incontra i Padri Bianchi del cardinale Lavigerie, l’apostolo dell’antischiavismo. L’incontro con questi Padri e con il Vangelo di Cristo ha riempito il cuore del giovane Kizito, facendolo diventare un fervente testimone della Buona Novella. Accadde che il re di Buganda, Mwanga II° vizioso e perverso, cercava di indurre in tentazione i giovani adolescenti che erano a corte come paggi e servitori, ma si sentì ricevere un netto rifiutò. Questi giovani sapevano che assecondare i perversi desideri del vizioso re, significava commettere peccato contro natura. Facendosi coraggio ed aiutandosi vicendevolmente con la preghiera e l’esempio, i giovani non cedettero alle voglie del re e furono martirizzati a decine in modo crudele e orribile tra il 1885 ed il 1887.
Io ti prenderò per mano. Se dobbiamo morire per Gesù, moriremo insieme, mano nella mano”: sono queste le ultime parole pronunciate da Carlo Lwanga (capo dei paggi alla corte del re) e rivolte al giovane Kizito, morto con lui a soli 14 anni, arso vivo.

La Chiesa riconobbe il martirio, Papa Benedetto XV nel 1820 proclamò beati i ventidue giovani e nel 1964 Paolo VI li canonizzò solennemente in Piazza San Pietro. Il culto e la devozione verso questi martiri si diffuse in Africa e nel resto del mondo, molte chiese sono state ad essi dedicate. Kizito rimane insieme ai suoi compagni un luminoso esempio di purezza e coerenza.

Il 28 novembre 2015, durante il suo undicesimo viaggio apostolico che lo porta in Uganda, Papa Francesco celebra la Messa nel Santuario di Namugongo, costruito sul luogo del loro martirio., dopo aver visitato la vicina Chiesa anglicana, anch’essa dedicata ai martiri del Paese. “Oggi, ricordiamo con gratitudine il sacrificio dei martiri ugandesi, la cui testimonianza d’amore per Cristo e la sua Chiesa ha giustamente raggiunto gli estremi confini della terra – afferma il Pontefice nella sua omelia – ricordiamo anche i martiri anglicani, la cui morte per Cristo dà testimonianza all’ecumenismo del sangue. Vite contrassegnate dalla potenza dello Spirito Santo, vite che testimoniano anche ora il potere trasformante del Vangelo di Gesù Cristo”.

San Kizito – Martire a 14 anni

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