LA PREPARAZIONE IN PORTOGALLO  Lisbona – 2006

Olà! Tudo bem?

 Eu estou bem! Eu sou muito contento e estou a falar, ler e escrever um pouco de portogues …Lisboa è bonita e tem um clima mais quente que Verona.

Qualcuno si chiederà: “Ma che fine ha fatto quel curato che c’era a Vigasio?”  Beh! Come potete immaginare “cerco” di non perdere tempo e di studiare il portoghese!!!  E’ un po’ che non ci sentiamo, ma vi assicuro che sto bene e sono in forma.

Qui la vita che faccio è quella dello “studente” … a volte non mi sembra neanche vero di poter avere dei tempi così “lunghi” di studio, lettura e preghiera … MA E’ UNA COSA A CUI FACCIO FATICA AD ABITUARMI! Questa è una parentesi e non può essere la realtà quotidiana … almeno la mia! Quindi come avrete già capito una prima difficoltà è stare “fermo” senza fare chissà quali cose, ma anche questo serve per capire la bellezza delle relazioni “tranquille” e del gustare in pienezza tanti piccoli attimi di vita che definirei “normali”.

La mia giornata è sempre abbastanza uguale, almeno dalla segunda feira alla sexta feira (lunedì – venerdì), cioè i giorni di scuola.  La sveglia è attorno alle 7 – 7.10, alle 7.30 c’è la preghiera con la comunità che mi ospita, poi colazione e poi a piedi in un quarto d’ora sono a scuola. Le ore di lezione sono 2 e i primi giorni pensavo che fossero poche!!!!. .. poi mi sono accorto che via via sono diventate belle toste! Poi alle 12 celebro Messa in una parrocchia del centro. Oggi per la prima volta ho celebrato da solo tutto in portoghese! … senza la predica ancora!

La gente alla fine era contenta e diceva che voleva venire anche domani allo spettacolo perché è stato troppo divertente! Il parroco sta pensando di mettere un biglietto a pagamento per pagare così i lavori di restauro!!!!!!!  SCHERZO! A parte le battute è andata abbastanza bene e qualche piccola soddisfazione inizia ad arrivare.

Il pranzo è all’una e poi fino alle tre si “tira il fiato”. Poi dalle 15 fino alle 18.30 studio per conto mio su alcuni testi. Poi 18.30-19.30 preghiera personale – questo momento è il più importante per me e quello che mi ricarica giornalmente … è meraviglioso!!!!! – Dopo cena cerco di capire e tradurre il telegiornale e qualche programma televisivo (mi serve tantissimo per imparare la musicalità della lingua). Poi verso le 22 c’è il “sacro ritiro” nelle stanze! E’ il momento che dedico alla lettura di qualche libro in portoghese o sull’Africa.

La fatica quotidiana è la lotta con l’ ”appiattimento” che si può incontrare a livello emotivo e di fede in una situazione del genere. Lo studio della lingua è una cosa estremamente arida, in più in questi giorni mi riaffiora tutto insieme: i verbi di latino, la formazione dalla frase greca, i termini in spagnolo, l’accento italiano … insomma quel poco di lingue che so si sta mescolando tutto! Si dice sempre che TUTTO AIUTA! Speriamo che un pezzo di una e una parola di un’altra arrivi a fare una lingua intera decente!

Anche a saudade (nostalgia) di casa e ancor di più dell’esperienza di parrocchia rimane come buona compagnia quotidiana. Ogni tanto mi fermo a pensare a quello che stavo facendo l’anno scorso in questo tempo o quello che farei se fossi in parrocchia ora … Per fortuna riesco a trasformare tutto questo in lode e preghiera a Dio e allora ritorna la voglia di camminare!

Vorrei dirvi che vi porto tutti nel meu coraçao e soprattutto nella preghiera, in particolare voi giovani, famiglie e ammalati. Dio vi doni quell’immensa gioia di sentirvi figli prediletti e amati!!!!

Um grande abraço aos tudos!

Deus esteja convosco e abençoe-vos!

P. Silvano

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.