Cavà, 10/1/2019
Le festività natalizie appena celebrate sono state per noi un momento di Golgota associato alla realtà della nascita di Gesù. Due realtà distanti ma complementari nella Storia della Salvezza.
La nostra Via Crucis natalizia è iniziata negli ultimi giorni di novembre quando il nostro Werner, dopo una malaria, inizia ad accusare un dolore al polmone accompagnato da tosse e febbre. Da subito si è pensato ad una infezione polmonare che abbiamo trattato con antibiotico. Werner dopo una settimana stava meglio e riprendeva i suoi intensi lavori nei campi della missione in preparazione alle piogge ormai vicine che annunciano il tempo della semina. Dopo qualche giorno ritorna la tosse e la febbre. Decidiamo così di andare nella città di Nampula capoluogo della provincia per alcune analisi in ospedale. I raggi confermano una infezione su un polmone. Si provvede a una cura più intensa di antibiotico. Werner migliora un po’ ma dopo qualche giorno accusa un forte dolore a un rene a all’anca dove era stato operato due anni fa. L’ecografia dice che c’è qualche calcolo, nulla di grave. Per sentirsi più sicuro Werner si affida ad una clinica privata dove viene seguito durante il trattamento ed è in contatto col suo medico in Svizzera. Un po’ migliora e diminuisce il dolore al rene. Essendo che lui aveva già un biglietto aereo per la Svizzera per passare il Natale con la famiglia il 19 dicembre gli consiglio di anticipare la partenza per poter andare a casa prima riposare e rimettersi in salute. Così il 6 dicembre Werner saluta Nampula in direzione della Svizzera.
Arrivato a casa viene subito ricoverato per ripetere gli esami e avere una diagnosi completa.
L’8 dicembre, festa dell’Immacolata, patrona della missione di Cavá il messaggio che mi arriva al telefono è acuto e fendente come una lancia. Cancro in metastasi, molti organi sono già intaccati: fegato, reni, polmoni, cervello, spina dorsale. Un cancro che prende i fumatori e solo il 3% i non-fumatori. Werner non ha mai fumato, ha sempre avuto una vita regolare all’aria aperta e soprattutto senza nessun sintomo fino all’ultima settimana di novembre. Da quel 8 di dicembre non passerà nemmeno un mese prima che Werner ci saluti per sempre. Un mese in cui tutti noi abbiamo chiesto a Dio il miracolo. La settimana scorsa ci è giunta la notizia della sua morte. La famiglia ha il desiderio che anche noi partecipiamo al funerale. Le esequie quindi sono state posticipate a questo sabato (12 gennaio) perché anch’io ed Elena possiamo parteciparvi. Domani abbiamo il volo per Zurigo dove poi sabato mattina saluterò per l’ultima volta l’amico Werner prima di ritornare in Mozambico la domenica sera.
Molti di voi lo hanno conosciuto indirettamente attraverso il suo lavoro nel progetto agricolo di Cavá che ora stiamo cercando di portare avanti con le nostre forze.
Ringraziamo Dio per il dono di Werner e chiediamo consolazione per la moglie Rita, figli e nipoti.
- Di seguito uno stralcio del discorso che leggerò sabato al funerale:
Caro Werner, in questi giorni mi sono soffermato spesso a pensare a una immagine che potesse esprimere la tua presenza in mezzo a noi in terra mozambicana e concretamente nella missione di Cavà.
Sono molte le immagini che custodisco di te nel mio cuore, ma quella che più mi sembra appropriata è quella natalizia che la liturgia cristiana ci ha offerto nei testi sacri nei giorni scorsi: la stella cometa che conduce i Re magi dall’Oriente all’incontro con il Salvatore.
Quella stella è apparsa dal nulla, ha segnato tutto il viaggio dei Re magi e così com’era apparsa sparisce nel nulla. In quella notte la stella è stata fondamentale per condurre i Re magi, cioè il mondo pagano che ancora non conosceva il Dio di Israele. Quella stella è stato il primo annuncio di Gesù nella storia dell’umanità. Re magi e pastori hanno avuto fiducia di quella luce per conoscere il Messia. Da qui l’annuncio si è divulgato per tutto il mondo.
La tua presenza in mezzo a noi, caro Werner, è stata come questa cometa.
Il tuo arrivo è stato misterioso e frutto della Provvidenza.
La tua presenza è stata luce che ha condotto la mia gente di Cavà.
Il tuo lavoro è stata speranza in un futuro migliore.
La tua persona è stata testimonianza autentica e generosa di una fede, che ancora oggi, continua a espandersi fino ai confini della terra.
La tua partenza da noi è stata così rapida, misteriosa e silenziosa come quella della cometa. Dietro di te è rimasta una scia luminosa che noi vogliamo continuare a seguire. La luce che ci hai lasciato continua a espandersi secondo il comandamento del Vangelo.
….
Grazie Werner per il bene che hai dato a Cavá e a tutti noi!
P. Silvano
E noi cosa facciamo per gli altri per meritarcii il paradiso? Quel paradiso dove Werner riposa?